venerdì 13 giugno 2008

Ciao Trentino!
Sono iniziati gli europei del calcio l'Italia è stata "suonata" tre volte dall'Olanda...al solito stiamo tutti diventando commissari tecnici infallibili!
Comunque, indipendentemente dalla chiacchiere in libertà credo sia vero che lo sport, e mi riferisco a tutte le discipline indistintamente, abbia innata la capacità di unire persone, nazioni, popoli. Insomma lo sport in generale aiuta sempre a "pensare" positivo.
Non male direi al giorno d'oggi!
E allora sfruttiamolo proponendolo alle famiglie, ai giovani e anche ai meno giovani, come occasione di concreta formazione del carattere.
Perchè il vero sport è fatto di regole, rispetto delle persone, condivisione di momenti belli come tristi e cioè di situazioni analoghe a quelle che ognuno di noi ha trovato o si ritroverà durante il cammino della vita.
Attenzione però: scegliamo bene. Scegliamo chi fa sport per educare e non per creare macchine da competizione disposte a tutto pur di arrivare al risultato!
Non siano gli adulti ad insegnare ai più piccoli cosa significa "fregare" l'altro pur di emergere, insultare, tifare contro e non per....
Il Trentino è ricco di occasioni positive trainate dai risultati di alcune compagini o singoli atleti (penso all'ITAS, al Mezzocorona, alla Bitumcalor, al Torrefranca, a Francesca Dallapè, a Chiara Costazza, a Gilberto Simoni e...l'elenco sarebbe molto lungo!) che ritengo possano essere fianalizzate, collegandole tra di loro, per promuovere vaolri ad ogni livello.
Credo che il Trentino meriti una concreta politica per lo sport (fatta non solo di presenzialismo e riconoscimento dei risultati eclatanti...) dove dalla più piccola realtà fino alla grande società venga premiata la costante ricerca dell'aspetto formativo del carattere in ogni sua singola manifestazione.
Lo sport come leva ineguagliabile per costruire un Trentino sano e competitivo.
Vero sport è vera persona!
A venerdì!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

A me pare che qui in Trentino a nessuno gli interessa niente dello sport. Figuriamoci dell'educazione sportiva...
Piero

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Piro nel senso che, come al solito quello che non paga in termini d'immagine non vale nulla...

Anonimo ha detto...

Ha proprio ragione Andrea. La competizione a volte distrugge lo sport. Sul premiare le piccole realtà mi trova assolutamente d'accordo e Le pongo un esempio concreto, quello delle freccette. Si tratta di uno sport che richiede concentrazione, abilità, determinazione e precisione, nonchè un esercizio fisico costante. Purtroppo questo sport viene spesso -a mio parere assai ingiustamente- etichettato come semplice gioco da bar. Non Le nascondo che considero tale opinione frutto di una visione semplicistica e riduzionistica dello sport in generale: della serie, come sostiene l'anonimo che ha risposto al commento di Piero, conta solo lo sport che fa audience (non potrebbe essere altrimenti in una società in cui i mezzi di comunicazione di massa alterano le modalità relazionali e compromettono il rapporto genitori-figli).
In generale mi piacciono molto le idee che Lei esprime nel Suo blog, in quanto rispecchia il mio modo d'essere (da alcuni definito "all'antica", ma io mi chiedo che cosa ci sarà mai poi di male? Dobbiamo forse noi soccombere ai valori nefasti di questa arrogante modernità?!). Ma non voglio dilungarmi oltre. Credo però che idee come le Sue vadano incoraggiate: per questo prenderò in seria considerazione l'idea di attribuire a Lei la mia preferenza di voto alle prossime elezioni provinciali. Le prometto che La continuerò a seguire con entusiasmo su questo blog, dove spero si possano creare occasioni di dialogo e confronto altrimenti soffocate da un distacco sempre più abissale tra la politica e i cittadini. Mi piacerebbe avere una Sua opinione in merito, se ha tempo e voglia (lo spero!). Ovviamente non è mia assoluta intenzione metterLe fretta: ho anch'io un bel paio di frugoletti e so quanto impegno e dedizione richiedano (che dedico sempre e comunque volentieri, che sia ben chiaro!) in una società dove i valori tradizionali sono quotidianamente messi in discussione da comportamenti sempre più lascivi e immorali.
Cordialmente,

Mario